Orazioni pro diversitate temporum assignatæ
Chi è avvezzo al rito romano precedente alle riforme di San Giovanni XXIII, saprà che in molti giorni liturgici (tutti quelli non doppî, in particolare) sono da recitarsi, oltre alle orazioni della Messa del giorno (sia essa coincidente con l'Ufficio oppure una Messa votiva), altre orazioni aggiuntive, dette pro diversitate temporum assignatæ, ovvero assegnate secondo il tempo liturgico.
Prima di riportare qui le diverse orazioni, con le indicazioni dei Tempi in cui sono da aggiungersi, vorrei descrivere brevemente le regole che le governano. Le rubriche del messale tridentino, al capitolo De orationibus, recitano:
- nelle feste doppie [e alla Messa delle Palme, aggiungo], si dice un'unica orazione, oltre a eventuali commemorazioni;
- nelle feste semidoppie dall'Ottava di Pentecoste all'Avvento, e dalla Purificazione alla Quaresima, si dicono la seconda orazione ad poscienda suffragia Sanctorum e la terza a scelta dall'Ordinario del luogo o del Sacerdote celebrante;
- nelle feste semidoppie dall'Avvento alla Purificazione e dall'Ottava di Pasqua all'Ascensione, la seconda orazione è di Santa Maria, e la terza contra persecutores Ecclesiæ o pro Papa;
- nelle feste semidoppie durante la Quaresima, se si dicono due Messe (una della Feria e l'altra della Festa) la seconda orazione è ad poscienda suffragia Sanctorum e la terza pro vivis et defunctis, altrimenti la seconda è la commemorazione della Feria e la terza ad poscienda suffragia Sanctorum;
- nelle feste semidoppie durante la Settimana di Passione, si dice la seconda orazione della Feria e la terza contra persecutores Ecclesiæ o pro Papa, oppure solamente l'orazione contra persecutores Ecclesiæ o pro Papa se si celebrano due Messe;
- nelle feste semidoppie occorrenti fra un'ottava, la seconda orazione è la commemorazione dell'Ottava, e la terza quella che si direbbe per seconda durante l'ottava;
- fra le ottave di Pasqua e Pentecoste, si dicono due orazioni: quella del giorno e la seconda contra persecutores Ecclesiæ o pro Papa;
- fra le altre ottave e nelle vigilie con digiuno (eccetto quella di Natale e quella di Pentecoste) si dicono tre orazioni: quella del giorno, la seconda di Santa Maria e la terza contra persecutores Ecclesiæ o pro Papa, ma nelle ottave e vigilie delle feste della Vergine e fra l'Ottava e nella vigilia di Ognissanti, la seconda orazione è quella dello Spirito Santo;
- nelle domeniche si dicono tre orazioni, come per le feste semidoppie, eccetto che nelle domeniche fra le ottave, in cui si dice soltanto la commemorazione dell'ottava;
- nelle feste semplici e nelle ferie si dicono tre orazioni, come nelle feste semidoppie, ma se ne possono dire anche cinque o sette (ma non quattro o sei), a scelta del celebrante;
- in ogni caso, se c'è da fare la commemorazione di una festa semplice, questa prende il posto della seconda orazione, e la seconda orazione viene recitata al posto della terza, e analogamente se c'è da fare più d'una commemorazione.
Vediamo ora i testi delle orazioni:
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